SOUNDSCAPE goes to Radio Bandito Torino – Summer Edition

Ciao e ben ritrovati su questo blog!

Nei mesi estivi appena trascorsi SOUNDSCAPE ha abbandonato la sua veste di podcast per volare sulle non frequenze di Radio Bandito, una nuova webradio torinese creativa, libera, plurale e senza scopo di lucro.

È stata una vera e propria trasferta che mi ha permesso di riambientarmi nella dimensione radiofonica, giocando e sperimentando in diretta web anche in compagnia di vecchi e nuovi amici.

Infatti oltre a SOUNDSCAPE ad agosto è ripresa la conduzione di VOLCANOS in coppia con il mitico Giampo Coppa; sono stata ospite in una puntata di On The Block a cura di Fra e Fred; infine mi sono anche trovata ospite per caso nel programma Hang The Dj di Gianni Giolito una domenica che passavo a ritirare la bici parcheggiata in radio…

Potete sostenere Radio Bandito con una donazione, cliccando su questo logo:

Buon ascolto!


SOUNDSCAPE #2, sabato 2 settembre, nuova puntata speciale estiva su Radio Bandito: “NEON SCREAMS – Pump up the Auto-Tune”: è un viaggio nel mondo dell’auto-tune e della Trap attraverso il libro “Auto-Tune Theory” (Nero Edizioni) di Kit Mackintosh e il documentario Auto-Tune, il photoshop della voce” di Arte.TV


SOUNDSCAPE #1
, venerdì 18 agosto: Atomic tintarella, divagazioni estive sulla spiaggia sonora di Radio Bandito in attesa del film Oppenheimer e cambiamenti climatici

SOUNDSCAPE #0, mercoledì 9 agosto: chiacchiere e musica più intervista a Lele Roma per scoprire la storia di supporti sonori che non esistono più: i messaggi vocali su vinile registrati nelle cabine sonore

Dalle cassette al podcast: le interviste memorabili di Giorgio Valletta – Soundscape Ep. 2

Ciao a tutti! È uscito il secondo episodio di SOUNDSCAPE!

È passato un mese dalla pubblicazione della prima puntata di Soundscape, non so dire se sia trascorso tanto tempo, di certo so che non avevo calcolato di pubblicare con una cadenza precisa. Sono alle prime armi con la produzione di podcast e sto prendendo le misure, soprattutto con la gestione del tempo. Comunque, rieccoci: l’entusiasmo è a mille, le idee sono molte e la voglia è tanta. Si tratta solo di trovare il ritmo giusto, ma ci sto lavorando.


Dalle cassette al podcast: le interviste memorabili di Giorgio Valletta

Nel nuovo episodio di Soundscape esploriamo il paesaggio sonoro che emerge dall’intervista realizzata a bordo fiume con Giorgio Valletta, dj e giornalista musicale torinese, nonché amico. Più che un’intervista, in realtà è una chiacchierata informale ambientata all’ora dell’aperitivo nel dehors molto affollato di un noto locale torinese. Sorseggiando un ottimo Bloody Mary, rigorosamente analcoolico, Giorgio Valletta ci parla del suo percorso professionale iniziato negli anni ’80 e più in generale di musica, geografie musicali, tecnologie vecchie e nuove e supporti sonori in continua evoluzione. L’intervista è anche l’occasione per presentare l’ultimo progetto di Giorgio Valletta, intitolato Forgotten Tapes.  Si tratta di un podcast prodotto e curato da Radio Raheem, la webradio da cui Valletta trasmette tutti i giovedì dalle 11 alle 13.

Forgotten Tapes è realizzato con vecchie interviste registrate da Giorgio Valletta su cassette che risalgono alla fine degli anni ’80 e all’inizio dei ’90. Interviste a musicisti e artisti che avrebbero fatto la storia di quegli anni, e non solo, colti e intervistati poco prima della loro esplosione sulla scena musicale mondiale. In questa puntata di Soundscape scopriremo numerosi aneddoti e chicche inerenti a quelle interviste raccontati dalla viva voce di Valletta.


WOW! Colgo l’occasione per segnalarvi che, proprio in questi giorni, Forgotten Tapes è candidato al premio per il migliore podcast italiano nella categoria dei Talk sul sito di Italian Podcast Awards.  Si VOTA QUI fino a domenica 11 giugno 2023 alle ore 12 – UPDATE: Forgotten Tapes ha vinto!!! onorata di avere accompagnato Giorgio a ritirare il premio 😉


Chi è Giorgio Valletta?

Oltre a essere dj radiofonico (attualmente su Radio Raheem, dove realizza un programma settimanale basato esclusivamente sulle novità musicali, dopo le esperienze per Rai Radio2 e Popolare Network) e giornalista musicale (per il mensile Rumore), Giorgio Valletta è stato co-fondatore della storica club night torinese Xplosiva e del festival Club To Club (C2C). Ha suonato nei maggiori club e festival di musica elettronica nazionali e internazionali, dal Sonar di Barcellona a Londra, Ibiza, Tokyo, Istanbul e Berlino. Nel 2022 crea Forgotten Tapes, una serie podcast prodotta e curata da Radio Raheem realizzata con vecchie interviste registrate su cassette e che ritraggono musicisti che avrebbero fatto la storia della musica dagli anni ’80 in poi.

Qui il nuovo episodio di SOUNDSCAPE:

Buon ascolto!

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È nato SOUNDSCAPE, il podcast

Sono lieta di annunciare la nascita del mio primo podcast! Si intitola SOUNDSCAPE e ha una sua storia.

Innanzitutto nasce per la voglia di tornare a trasmettere con la mia voce.

Poi perché c’era la curiosità di provare a sperimentare con i podcast e passare così da fruitrice incantata ad autrice molto emozionata, ma un po’ spaventata. L’emozione e la paura sono state la causa di un lungo tergiversare e procrastinare. Ma alla fine mi sono decisa.

Così è successo che mi sono ritrovata a seguire una specie di filo conduttore che mi ha portato dal passato al presente, dall’etere al web, passando da un programma radiofonico che conducevo negli anni ’90 dal titolo Effetti Sonori, sottotitolo Beat del Boom Economico, Jingle dei Supermercati e Musica per Aeroporti, a questo podcast che si intitola SOUNDSCAPE e parla di paesaggi sonori. SOUNDSCAPE vuole raccontare la realtà che ci circonda da un punto di vista sonoro attraverso contributi di vario tipo come racconti, ascolti, testimonianze interviste, suoni, rumori, registrati o live.

Tutte le puntate sono disponibili su Spotify, Apple Podcast, Amazon Music e su tutte le principali piattaforme.


1° episodio di SOUNDSCAPE: il paesaggio sonoro dello yoga. Intervista a Silvio Bernelli

L’occasione vera che ha portato alla realizzazione di questo podcast è arrivata recentemente grazie a un amico, Silvio Bernelli, il protagonista del 1° episodio di SOUNDSCAPE, il quale, quando gli ho proposto un’intervista a tema paesaggi sonori, non solo ha accettato con entusiasmo, ma mi ha suggerito di attendere l’uscita del suo nuovo libro, intitolato IN YOGA. Quale occasione migliore per parlare del paesaggio sonoro dello yoga? Così è stato e a un mese dalla pubblicazione ci siamo incontrati e abbiamo realizzato l’intervista. Insomma, se non fosse per lui io starei ancora qui nella mia piccola postazione a fare e disfare demo.

Chi è Silvio Bernelli? È scrittore e insegnante di yoga, è stato un musicista negli anni Ottanta. Ha pubblicato i romanzi I ragazzi del Mucchio, Dopo il lampo bianco, Il biografo di Botto&Bruno . Insegna alla Scuola Holden di Torino e fa parte delle redazioni del lit-blog ilprimoamore.com e di «Percorsi Yoga», il magazine ufficiale della Yani (Yoga Associazione Nazionale Insegnanti). È il fondatore di Yoga Tyaga Torino (www.yogatyagatorino.it) e questo è il suo ultimo libro, IN YOGA: https://www.aliberticompagniaeditoriale.it/libro/9788893235341

Qui trovate l’intervista:

Buon ascolto!

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Prossima stazione Bengàsi o Bèngasi?

Viaggiando a bordo della metro di Torino in direzione sud della città, vi sarà capitato di sentire la voce registrata annunciare « Prossima stazione Bèngasi, next Station Bèngasi ». Si tratta dell’ultima fermata di metropolitana sottostante l’omonima piazza, denominata “Bengasi” in memoria del passato coloniale italiano.

Come noto, la pronuncia corretta della città libica sarebbe Bengàsi, con l’accento che cade sulla penultima sillaba, ma a Torino è uso comune pronunciare Bèngasi con l’accento che si sposta sulla terz’ultima sillaba. « Pur consapevoli di trasgredire la regola si è preferito mantenere il colore della pronuncia locale », spiega Lara Ladu, la voce della metro di Torino. È per questo motivo che la voce della metropolitana pronuncia Bèngasi e non Bengàsi. (https://www.torinotoday.it/video/piazza-bengasi-pronuncia-metropolitana.html )

A Torino si trovano altri casi di toponomastica che hanno subito l’influenza dell’accento dialettale locale, al punto da essere essere entrati nell’uso comune (ad esempio “piazza Sofìa” al posto di “piazza Sòfia”).

Personalmente trovo molto interessante questa evoluzione fonetica. Credo che sia un aspetto da valorizzare, in quanto espressione culturale e di integrazione di un territorio che allo stesso tempo lo distingue e gli dà carattere.

E voi, conoscete altri esempi di toponomastica italiana pronunciata secondo l’accento locale?

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